Il Greentech Festival è il luogo d’incontro degli innovatori in materia di sostenibilità. Quest’anno la sua quarta edizione si è svolta nell’ex aeroporto di Tegel a Berlino, accogliendo 100 espositori da 20 paesi diversi. C’eravamo anche noi, ecco com’è andata.  

Cos’è il Greentech Festival 

Tecnologie per la coltivazione verticale, start-up che operano nel mercato della plastica riciclata, dispositivi innovativi per rispondere alla crisi dell’acqua anche nelle zone più aride, il Greentech festival è il luogo di incontro di tutti quelli che guardano alla sostenibilità come un’opportunità di applicare la creatività umana.

Si respirava un’aria di festa, tutti erano entusiasti di ritrovarsi dopo tanto tempo di persona, e rendersi conto di quante persone e iniziative incredibili esistano ai 4 angoli del mondo. Non siamo soli, questo è il messaggio che ci portiamo a casa dal Greentech festival.

Jaron Pazi, Treedom Country Manager D-A-C-H racconta come e perché facciamo crescere alberi nel mondo

Il team Treedom al Greentech

Comunità è forse una delle parole più usate e abusate del nostro tempo. Perché pensare collettivo è complesso, eppure l’essere umano non esiste se non all’interno di un gruppo. I rappresentanti della nostra piccola comunità Treedom al Greentech appartengono a team diversi: Vanina, Giulia, Jaron e Anja si occupano della collaborazioni con le aziende, Camilla e Giulia lavorano con i media. Condividere questi momenti è prezioso per ricordarsi quanto il lavoro di ognuno sia un pezzo fondamentale del puzzle: se manca, sarà impossibile vedere il disegno finale.

Da sinistra, i rappresentanti di Treedom al Greentech Festival: Camilla Melosi, Giulia Stirpe, Jaron Pazi, Agnieszka Biernacka, Vanina Ricci e Giulia Tolotti

“Siamo entusiasti di aver partecipato al Greentech Festival! Il nostro obiettivo era mostrare come Treedom combina i progetti di piantumazione di alberi con un’esperienza digitale coinvolgente. Abbiamo incontrato aziende, giornalisti, sportivi, artisti e studenti: tutti felici di raccontare la propria storia e curiosi di scoprire la nostra” – Jaron Pazi, Country Manager D-A-C-H.

“Mi ha colpito la determinazione delle persone che ho incontrato. Tutti erano consapevoli di stare facendo un pezzo di strada, ma di averne ancora moltissima da fare. Per questo erano così aperti all’ascolto, pronti a cogliere ogni possibile spunto su come fare di più, consapevoli che il cambiamento è possibile solo insieme” – Giulia Tolotti, Sales Manager D-A-C-H.